Nella polpa sugosa del tuo sesso
Entra la mia anima
E tra le pieghe di carne e spirito
Attraverso il tuo ventre
Fino alle bianche colline dei seni
Turgidi di smania e d'amore.
Dalle piazze dei capezzoli
Risalgo le vie del petto e del collo
Fin su invado orecchie occhi naso e bocca
Dalle labbra alle lingue
In questo viaggio al contrario
In questo ritorno a casa.
Poi la solitudine dei corpi
Non dice ciò che nello spirito è compiuto
E già domanda infiniti ritorni.
3 commenti:
Bella! argomento difficile da trattare, ma tu riesci a farlo in modo magistrale, coinvolgente, mi piace
Gianluca Arena è un poeta destinato a lasciare un segno inconfutabile del suo passaggio...
Ringrazio i miei gentili lettori per i commenti lusinghieri.
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