giovedì 21 ottobre 2010

La luna nuova

Ero lì ad osservare il cielo in quel minuto che precede l'alba.


In questa soglia sottile dove la notte si schiarisce, ma neppure si può dire che sia ancora giorno, la luna in fase calante mostrava il suo ultimo spicchio, la sua falce sottile, prima di trasformarsi nel cerchio buio della luna nuova.


Nella luce particolare in cui si trovava, era visibile la sua faccia scura che unita alla lama dorata la mostrava per ciò che è, manifestandola sferica e tridimensionale.


E mi sono ritrovato ad osservare un pianeta, con occhi di bambino stupito.


Una notte piena avrebbe reso infinito il suo volto adombrato, reso netto quello illuminato; anche il giorno l'avrebbe celata nella sua luce piatta, sbiadendo anche in argento il suo oro.


Tanto nella notte quanto nel giorno, la luna non è che un disco o una frazione di esso.

lunedì 4 ottobre 2010

Viaggio in Palestina

Di ritorno dalla Palestina Miriam ha subito risistemato i suoi appunti di viaggio, che si sono materializzati in un libro a tempo di record, anche grazie al lavoro della casa editrice Stelle Cadenti.
Sono stato alla presentazione del libro dove erano presenti anche alcuni dei compagni di viaggio di Miriam.

La testimonianza diretta, sebbene spesso non faccia altro che riconfermare fatti e situazioni conosciute, aggiunge un senso di verità a quello che si sente e si legge (e che di solito leggo dallo stesso blog di Miriam).

Ovviamente, quando dico fatti conosciuti, non mi riferisco all'informazione veicolata dai canali ufficiali, le cui storture e omissioni impediscono di farsi un'idea neppure verosimile, figuriamoci reale.
La loro testimonianza porta in rilievo fatti che se anche non sono cruenti rilevano la presenza di una violenza prevaricatrice volta a stremare la popolazione civile e a spogliarla della propria dignità. Ma si vede che lì c'è un popolo che, seppure allo stremo, resiste.

E il simbolo di questa resistenza è un ulivo di duemila anni che campeggia all'ingresso di Kalkilia (foto di Luisa Gaetano).

Miriam ha anche avuto modo di visitare la tomba del poeta Mahmoud Darwish su cui c'è scritto:
Su questa terra
c'è qualcosa che merita la vita
Non ho ancora avuto modo di leggere i suoi appunti, ma sono sicuro che si riveleranno preziose pagine di verità.

In fondo, l'unica richiesta fatta da coloro che Miriam ha incontrato, è stata quella di testimoniare la storia del popolo palestinese, ma anche le piccole storie individuali e quotidiane che ogni singola persona di quel popolo si trova a vivere.

E allora aggiungo anche il mio post.

PS: sul blog di Miriam ci sono moltissime pagine del suo diario di viaggio. Leggete lì. Altrimenti se siete interessanti contattate casa editrice Stelle Cadenti.