domenica 25 marzo 2012

Da dormienti a sognatori


Chiusi nel torpore di vite inscatolate
seguiamo le orme indelebili di chi ci ha preceduto
incapaci solo di immaginare percorsi diversi.

Nel pozzo delle abitudini negli abissi del dovere
perdiamo la capacità di chiederci cosa vogliamo

Accettiamo destini ineluttabili – il fato –
ci affidiamo così alle mani dell’indefinito
pur di non chiederci chi siamo.

Se ti svegli puoi sognare.
Percorrere l’orlo del baratro della follia
incompresi, soli, forse incerti.
Chi fallisce ha perduto
Chi non inizia non ha vissuto.

Non sappiamo cosa vogliamo
e se lo sappiamo non sappiamo dire quanto.

Le domande – le vere e giuste domande
risvegliano demoni sopiti
gravidi di altre e nuove domande
cui saremo costretti a rispondere.

Volere
Desiderare
Credere con fede cieca
Perseverare con tenacia
Diventare ciò che si è
È il cammino del sognatore
È il cammino dell’eroe.

Nell’immobilità del dormiente
lo spirito è soffocato
Allora Alzati, è ora di sognare!

Cosa vuoi davvero per la tua vita
è una semplice domanda
di cui non conosci la risposta.

Allora la domanda è se vuoi rispondere
Se ne vuoi di nuove
Se vuoi guardare dentro
Se vuoi creare il tuo destino
Se credi di meritare di poter scegliere
Se vuoi fare ciò che dici di volere
Se vuoi tacere l’inutile blaterare delle scuse
Se conosci la tua passione
Se saprai dare il cento per cento di te.


In verità i più di noi
Sono reduci di battaglie mai combattute.
Guerrieri spenti,
    avvinti
la cui forza ed energia non è stata spesa
nel vigore dello scontro
nello sforzo della battaglia
ma dissipata inutilmente
nello scoraggiamento nella disperazione
nel brusìo delle scuse accomodanti.

Guerrieri Apparentemente fieri
delle nostre vane armature scintillanti.


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