martedì 8 marzo 2011

8 Marzo 2XXX

Oggi si celebra per l’ultima volta l’8 Marzo come Festa della Donna. Finalmente questa ricorrenza non è più necessaria: in tutto il mondo ormai non esiste più una “questione femminile”.

Le donne, oggi, hanno raggiunto gli stessi diritti dell’uomo in ogni Paese, partecipano alla vita pubblica, accedono per merito e con merito a cariche politiche di primo rilievo, sono presenti nelle amministrazioni pubbliche e private ad ogni livello, compreso quello manageriale, lavorano senza discriminazioni di alcun tipo, tantomeno salariale.

Certamente non si può dire che i soprusi e le ingiustizie siano state debellate, c’è ancora molto da fare, ma almeno colpiscono equamente uomini e donne, senza discriminazioni sessiste.

L’importanza della figura femminile in famiglia è pienamente riconosciuta e sostenuta, oltre che dalla società nel suo complesso, da una legislazione finalmente moderna che le sostiene e le rispetta, lasciando loro piena decisionalità e discrezione rispetto alle scelte più delicate che riguardano la maternità e, più in generale,  la femminilità.

Dunque, temi come l’aborto, l’assistenza al parto e al post partum, anticoncezionali, pillola del giorno dopo, libertà sessuale, non sono più argomenti di lotta: ciascuna donna prende le decisioni che la riguardano come persona, che riguardano il suo corpo, senza interventi moralisti dello stato.

Anche agli uomini è stato riconosciuto il giusto diritto alla paternità e molti altri di sostegno alla famiglia, di modo che possano essere vicini alle loro compagne negli eventi più delicati della vita familiare.

Le donne in ogni parte del mondo possono vestire, parlare, uscire, leggere, frequentare ogni genere di persona, godendo di tutte le libertà che una società avanzata può offrire.

Persino le gerarchie religiose adesso riconoscono alle donne ruoli a cui prima non avevano accesso. Questo avviene sia nelle principali religioni monoteiste che negli ordini buddhisti, induisti, taoisti e confuciani ed è quindi stata dismessa qualsiasi forma di discriminazione.

La donna oggetto, il richiamo sessuale spinto, sono scomparsi dalle pubblicità di tutto il mondo perché, essendo considerato poco etico, ha perso la forza di influenza sulle scelte degli individui in merito al consumo di prodotti e servizi.

Avendo questa società raggiunto anche una maturazione sessuale evoluta, avendo ciascuno un rapporto corretto col proprio corpo e il corpo dell’altro, un rapporto corretto col sesso, sta scomparendo sempre più quello che era definito il “mestiere più antico del mondo”, stanno scomparendo le violenze sessuali, gli abusi in famiglia e le vessazioni di ogni genere e tipo.

Da oggi in avanti l’8 marzo continuerà ad essere celebrato come giorno dell’Uomo e della Donna a memoria di un cammino che ha condotto attraverso i secoli bui in cui era ancora necessario combattere per diritti che dovrebbero spettare dalla nascita.



Adesso, ciascuno indichi una data entro cui vuole vedere realizzato un mondo così.

2 commenti:

Alex ha detto...

Chi salva una vita umana, salva l'umanità intera. Chi sogna di un mondo nuovo, è egli stesso l'inizio di quel mondo.

Unknown ha detto...

@Alex: Grazie, il tuo commento è bellissimo, commovente.
Lo terrò a mente.