mercoledì 9 dicembre 2009

Il prodigio del presepio

Per oggi mi limito a segnalare a tutti un link che rimanda ad un articoli di indubbio interesse:
Natale in casa Cupiello

Per i più "pigri", una citazione che può facilmente essere contestualizzata negli ultimi interventi del blog.

"C'è, tuttavia, una dignità nei sogni, che non andrebbe mai disconosciuta. In un mondo difficile, funestato da miseria, morbi e sanguinosi conflitti, sul quale vegliano inattendibili angeli di metallo e dove le comete, nel cielo, somigliano, terribilmente, ai bagliori dei razzi e delle bombe, la scena di cartapesta può divenire, per un momento, il rifugio degli uomini miti. Molti ne subiscono il fascino. In tanti guardano al presepe, aspettando un improbabile prodigio." [...]

Antonio Magliulo


giovedì 12 novembre 2009

La bellezza oltre l'inferno

Ieri Saviano è stato ospite in una trasmissione televisiva portando il suo volto e la sua voce dinanzi a tutti.

La conoscenza e l'uso che fa Saviano delle parole lo portano ad esprimere un messaggio potente.


La sua parola è più efficace di ogni pistola perché la sua eco si ripercuote dentro ognuno di noi, scuote dal profondo. Chi riconosce questo lo rispetta come uomo per il pensiero e il coraggio che esprime e realizza.

Egli ha una parola esatta data dalla sua conoscenza che è corroborata dalla forza delle sensazioni che imprime, dalle emozioni umane.

Manca però ancora un passo.
Roberto, dacci la tua visione di una Napoli e di un Italia senza la Camorra e ogni forma di criminalità organizzata, dicci come potrebbe essere la nostra società, le nostre vite, porta il cuore di tutti al di là di questo inferno.


Dicci “Io ho un sogno”, e regalaci la speranza della trasformazione, la visione del cambiamento, la bellezza di un mondo in cui la violenza e la prevaricazione non siano ritenuti fatti ineluttabili. Mettila nelle nostre mani, nelle nostre menti.

Scrivi il tuo sogno, così ognuno potrà aggiungere il suo, poi leggiamoli insieme per radio, in televisione, nelle parrocchie, nelle piazze, su internet, rendiamo vive e vivide queste visioni con le nostre parole così che una nuova realtà si disegni nelle nostre menti, perché possiamo realizzare solo quello che è già reale dentro di noi.

Questo è il mio sasso nello stagno, un invito rivolto ad ognuno.

Link: Martin Luther King: "I Have a Dream" (Io ho un sogno)

domenica 4 ottobre 2009

La consistenza dei sogni

La consistenza dei sogni

Ho scoperto la natura dei miei sogni
La consistenza dei miei sogni
Non sono aria o nebbia
Non sono sabbia o mare
Sono petali di un fiore

Era un fiore
Il ragazzo che ero
E coltivavo sogni
Come fossi primavera

E si cresce
E si lascia
Che l'autunno arrivi
E ad uno ad uno
Accetti che cadano
Spogliando la vita
Eppure sono qui stelo corolla e pistillo
Con la consapevolezza
Arriva la primavera
La sua brezza
l'aria nuova
Fiorisco di nuovo
I miei sogni
Rispuntano uno ad uno
Sono gli stessi petali diversi
E sono qui
Sono primavera
Coi miei sogni nelle mani
E la vita la vita
È di nuovo il mio canto.


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martedì 29 settembre 2009

Sabato scorso un grande, grande Rock Show in Bassano (addirittura!) firmato da Enrico Ruggeri e la sua Rock band.
La band suona e si diverte anche "esagerando" su qualche pezzo: coinvolgente "Il cielo è qui", molto rock "Polvere", "Rock Show" , "Contessa" e molte, molte altre, compreso un piccolo omaggio musicale a Michael Jackson.
Enrico Ruggeri, oltre alle nuove canzoni, mi ha riportato sulla "Giostra della memoria" con qualche suo vecchio brano: allora ero al liceo e le mie prime poesie erano influenzate anche da alcuni suoi testi (ricordo uno dei primi, poi stralciato, che attingeva al testo di "Ti avrò" in maniera imbarazzante).
Tra quelli più belli che ricordo "Il mare d'inverno, "Peter pan", "Bianca Balena", "Prima del temporale", "La giostra della memoria", "Oggetti smarriti", "Lunghe strade dipinte", "Non piango più", "Primavera a Sarajevo" ... e tanti altri (e non va dimenticata "Quello che le donne non dicono" , cantata da Mannoia e musicata dal chitarrista della band, Luigi Schiavone).

Mi sono divertito ad andare sul suo sito dove sono riportati i testi delle sue canzoni a rileggerne qualcuno per ritrovare un po' quelle sensazioni.

La sera del concerto nel modo più discreto che ho trovato, ho avuto occasione di scambiare con lui quattro parole; naturalmente ho avuto l'autografo di rito ma è stata anche per me l'occasione di "restituire" qualcosa tramite i versi di "Camminavo sul tappeto dei giorni". Credo che sia rimasto incuriosito dal libro, mentre io avevo dentro l'agitazione e l'eccitazione di un bambino!

Segnalo gli apprezzamenti della band per la maglietta degli Iron Maiden. Up the Irons!
e anche Up il Rock di Enrico Ruggeri che si diverte e fa divertire.

venerdì 18 settembre 2009

Non lo so, se questa si chiama non violenza questo malessere che mi prende la gola...

Oggi saccheggio dal blog "Poesia e grafica per la pace" per un collage di parole. Vi invito a dare uno sguardo al blog.
Lasciatevi andare alle emozioni, a pensare ci pensate dopo, se non lo avete già fatto (troppo)... ;)


"Io mi chiamo fuori, faccio obiezione"

"Non lo so, se questa si chiama non violenza
questo malessere che mi prende la gola..."
"ANNICHILISCILO LUCA
nasci cresci consuma
consuma la corrente che noi siam qui per te
morti sopra un deserto
per garantirti questo
ANNICHILISCILO LUCA"
"Le bombe cadono sulle nostre giornate,
volano stracci di corpi, parole ferite
Prosegue indifferente il passeggio
della gente per bene che non vuole
disturbi o tensioni."
"ANNICHILISCILO LUCA"
"Laceri pezzi di corpi
che furono gente
rimangono confinati
tra chiacchiere e pubblicità"
"Non lo so, se questa si chiama non violenza
questo malessere che mi prende la gola..."
"Voglio uno sciopero dove incontrarci tutti.
Uno sciopero di braccia, di gambe, di capelli,
uno sciopero che nasca in ogni corpo.
Voglio uno sciopero
di operai, di colombe
di autisti, di fiori
di tecnici, di bambini
di medici, di donne.
Voglio un grande sciopero,
che arrivi sino all'amore.
Uno sciopero dove si fermi tutto,
l'orologio, le fabbriche
lo stabilimento, le scuole
l'autobus, gli ospedali
la strada, i porti.
Uno sciopero di occhi, di mani, di baci.
Un grande sciopero dove non sia permesso respirare,
uno sciopero dove nasca il silenzio
per ascoltare i passi
del tiranno che si allontana".
"ANNICHILISCILO LUCA
"nasci cresci consuma"

Nota dal blog poesia e grafica per la pace:
La terribile frase "Annichiliscilo Luca" è pronunciata da un militare italiano in Iraq, durante la battaglia dei ponti, per sollecitare Luca, un compagno d'armi, ad annichilire un iracheno ferito....
Registrata e trasmessa per televisione quella frase è stata ascoltata da molti..


Glia autori delle poesie sono Nicoletta Crocella, Mario Palmieri, Gioconda Belli, e comunque, se dimentico qualcuno, sono riportati nel blog "Poesia e grafica per la pace" da cui ho attinto il materiale.

venerdì 21 agosto 2009

Ghost of the navigator

E' passato da qualche giorno il mio compleanno e la torta era davvero speciale.
Grazie Ilaria!

Chi mi conosce spesso mi domanda come mai abbia una passione per certi mostri.
La verità è che andare oltre le apparenze non è mai stato facile.
La verità è che ho un cuore IRON MAIDEN

Lo so le canzoni non sono proprio poesie ma ci sono testi e musiche che palpitano dentro - alla frequenza del proprio battito.
Energia e cuore.
E così un piccolo regalo da

GHOST OF THE NAVIGATOR - Iron Maiden

Take my heart and set it free
Carried forward by the waves
Nowhere left to run, Navigator's son

Chasing rainbows all my days
Where I go I do not know
I only know the place I've been
Dreams they come and go, ever shall be so
Nothing's real until you see


Prendi il mio cuore e rendilo libero
Sospinto in avanti dalle onde
Non c'è più nessun posto dove andare, figlio del navigatore

Inseguendo Arcobaleni tutti i miei giorni
Non so dove vado
So solo dove sono stato
I sogni vanno e vengono e sempre sarà così
Nulla è reale finché non lo senti



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Per i curiosi il testo completo con traduzione è qui

Through the night I plough still my heart, calculate and pray

sabato 8 agosto 2009

Ci ragiono e scrivo...

Molte cose succedono, molte su cui occorre riflettere.
Diventano però troppe quando il tempo e le energie sono tutte, o quasi, dedite all'andirivieni quotidiano.
Finalmente adesso posso riguadagnare qualcosa per me stesso e condividere sul blog le osservazioni a proposito di una lettura interessante.

"Ci ragiono e scrivo" di Nicoletta Crocella - una mia presentazione da leggere sul web o da scaricare sul vostro pc.

Riporto qui i motivi per cui andrebbe letto.

"Comunque la pensiate, questo libro vi invita a prendere delle misure, ad esercitare il pensiero valutando quanto ci accade intorno quando ci relazioniamo con gli altri, con i nostri vicini, ma anche con i mezzi di informazione, e più in generale con le parole e il loro uso. Comunque la pensiate, questo libro aiuta ad interrogarsi e, nonostante la storia dell’autrice e le sue convinzioni forti, o forse, a ben vedere proprio a causa di questi, non troverete le definizioni di una ortodossia del pensiero, ma inviti ad una azione, ad uno sforzo comune: “Dobbiamo entrare in relazione, dobbiamo abbattere le barriere culturali e mentali che ci avvolgono” è il presupposto costante di ogni riflessione dalla prima all’ultima pagina."

lunedì 9 febbraio 2009

Tra terra e nuvole

Avevo deciso di mantenere il silenzio rispetto al caso Englaro, anche nel mio blog, per quanto piccolo o poco letto che sia. Tuttavia il grado di ingerenza in questa vicenda privata non potrebbe essere più alto in questo momento: privati cittadini e istituzioni, oramai non solo mettono bocca ma incitano o promulgano decreti e leggi ad personam (la politica non è stata capace in diciassette anni di promuovere una legge e ora vorrebbe pretendere di farlo in diciassette ore). Il Presidente del Consiglio ha dichiarato di essere del partito della libertà e della vita contrapponendosi, a suo dire, ad una cultura statalista e, in questo caso, di morte: tuttavia egli fa entrare lo stato in questa dolorosa vicenda privata e persino quando tutto sembra deciso rende, se possibile, tutto più duro e difficile. Chi promulga questa cultura della vita a tutti costi incurante della volontà espressa dalla ragazza, del padre e infine della magistratura, entra di forza in una vicenda e in un dolore privato. Nessuno di tutti loro è il padre di quella ragazza che è l’unico a conoscere e provare fino in fondo il dolore e la gravità della decisione presa.
Comunque la si pensi, l’autore di questo blog è certo del fatto che ci voglia rispetto, il rispetto che ad oggi non si ravvisa persino da parte di persone che rappresentano le istituzioni e che ci sono parole e Parole per esprimere un proprio personale pensiero.
Poiché il blog si occupa di poesia esprimerò il mio sentire in versi. Tiro fuori dal cassetto questo testo solo oggi, benché la mia sensibilità sia stata profondamente scossa da questa vicenda, perché il silenzio ora sarebbe assenza e perché tutto sommato penso di offrire, sommessamente e discretamente, un punto di vista inusuale.


Tra Terra e Nuvole - Un testo di Gianluca Arena sul caso Englaro (PDF)

domenica 11 gennaio 2009

Abbiamo un paese che è di parole

"Abbiamo un paese che è di parole.
E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole,
e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish


Abbiamo un paese che è di menzogne
E voi tacete, che io possa fondare le mia strada pietra su pietra
Abbiamo un paese che è di menzogne
E voi tacete, così che si conosca davvero dove tutto ha avuto inizio.

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Nessun poeta, nessuna poesia è estranea al contesto.
Ignorare gli accadimenti è vuoto di parole. Distorcerli è criminale.
Soffermarsi sui dettagli fa male. Dietro i numeri, carne, sangue e sofferenza; potenza, interessi, distruzione, miseria, morte.
Indignazione, indignazione profonda. Sentire, sentire tutto, nel profondo, senza scudi. Sentire, sentire, sentire dentro. E farsi domande, domande vere.